Dissacration Adoration

Multi-rivisitata e riproposta, che fosse degustata dai protagonisti dei più mainstream videogiochi della Sony o assaporata dalle stelle della sgargiante Hollywood, citando infine il chiacchieratissimo scatto di LaChapelle nella suo portfolio “Jesus is my Homeboy”, l’Ultima Cena è solo una delle molteplici icone religiose che artisti più o meno noti hanno saputo trasformare con ironia a dir poco dissacrante in arte umoristica e nuova. Perché stavolta, con dissacrante intendiamo letteralmente: rendere profano (se non addirittura discutibile) ciò che è divino, disconoscendone valore e sacralità. Ma per chi la sa leggere, ecco una religione più dinamica e frizzante, tra supereroi e saghe cinematografiche osannate da alcuni più della Bibbia stessa. Nascono così riproduzioni di Maria dalla dubbia verginità o dal gommoso nonché quadrupede corpo stile My Little Pony. Non mancano colazioni di stampo divino, manicure devotamente graffianti, auree celesti nei più impensabili elettrodomestici, e statue compagne di viaggio. Chi non vorrebbe, al decollo, avere proprio Maria al suo fianco?